Ci ha sempre abituato a guardare lontano il vibrafonista padovano Giuliano Perin con le sue collaborazioni musicali che tagliano trasversalmente Italia, Europa e America e ora anche il satellite Luna. Che ci portasse così lontano, fino a esplorare paesaggi lunari, sinceramente non ce lo aspettavamo, ma questa novità è una grande e gradita sorpresa.
Nella fantasia musicale e creativa di Perin c’è spazio anche per questo viaggio insieme a un quartetto tutto italiano, dove nella solidità ritmica di vibrafono, chitarra, contrabbasso e batteria brillano “Pezzi di luna” tratti dalla tradizione jazzistica americana e da classici della musica italiana.
In quest’ultimo progetto, realizzato da quella grande famiglia che è l’Associazione Culturale Statale 11, c’è posto anche per il pianoforte che Giuliano Perin ritrova e riporta alla luce riscoprendone le sonorità lunari chiaroscuri e riscoprendosi, proprio come quella stessa Luna che egli canta… timida, discreta, riservata, ma sempre presente.
Matteo Mignolli
Hanno i connotati dell’internazionalità questa iniziativa e questo album nati dal dialogo tra l’arte della musica e quella particolarissima dell’oreficeria contemporanea.
La ricercata connessione tra ricerca jazzistica e tecnologia orafa, tra musica, suono e soluzioni formali d’avanguardia, rivela un modo nuovo di proporre e interpretare l’espressione artistica, gli stati emotivi, i messaggi che compositori e artisti vogliono trasmettere.
Gioielli e blues si fondono in un rimando di sensazioni acustiche e visive che parlano al pubblico coinvolgendolo in un’esperienza inedita di grande impatto e fascino.
Mirella Cisotto Nalon
RITORNO rotola la luna sul dorso della collina sale e scende un po’ubriaca un po’ allegra un segreto d’amore l’accompagna: sei tornata! la vetrata aperta l’aria fresca il plenilunio un biancore profumato di fiori e immagino già i tuoi grandi occhi azzurri guardarmi coraggiosi e preoccupati sulla porta mentre timida mi saluti
Da “Medil”di Giampiero Giuliucci (Venilia Editrice)